Versata nel bicchiere è di colore giallo ramato e lievemente torbida con un abbondante cappello di schiuma bianco candido di buona durata che scomparendo lascia evidenti merletti.
Al naso indecisi sentori fruttati e mielati poi tutto viene mascherato dall’alcol e assaggiandola c’è corrispondenza il malto appare appena nella fase iniziale poi ancora una volta l’alcol invade e resta solo un forte amaro che accompagna tutto il sorso fino alla fine.
Birra di buon corpo e di media carbonatazione ma berla personalmente l’ho trovato difficile m’è parsa di poca personalità, di poca scorrevolezza e ho faticato a finire la bottiglia da 33cl.
Il sorso ha pochino da offrire l’amaro del luppolo e il calore dell’alcol son troppo prevaricanti e diventa anche difficile abbinarla al cibo ci vogliono sapori veramente forti qualche formaggio molto stagionato o pietanze ricche in aceto io l’ho provata con polpettine fritte ricche di parmigiano 30 mesi e peperoni fritti sfumati con aceto di vino rosso ma l’amaro a mio gusto era sempre troppo invadente.
Non credo ripeterò l’esperienza, magari provatela visto che non tutti abbiamo la stessa reazione nei confronti del sapore amaro.